Agenzie di rating: Com’è possibile valutare lo stato di salute economica di un paese?

La risposta a questi interrogativi ci viene fornita dalle agenzie di rating. Entrando più nello specifico, le agenzie di rating, sono delle società private con il compito di valutare l’affidabilità di singole aziende, degli enti che emettono titoli come Stati, società pubbliche e investitori privati o istituzionali.
In poche parole il rating rappresenta il giudizio sintetico che queste società attribuiscono ad enti pubblici o privati che siano, per stabilire la capacità o meno di poter assolvere ai propri debiti in un determinato lasso di tempo.
L’importanza delle agenzie di rating deriva dal fatto che gli investitori prima di compiere le proprie azioni sui vari mercati, si affidano a queste società preposte per verificare la stabilità finanziaria dell’investimento che andranno a compiere.
Indice
Funzionamento delle agenzie di rating
L’affidabilità del soggetto analizzato viene definita da lettere che vanno dalla A alla D, in formato maiuscolo e minuscolo (in base alla società che effettua la valutazione), in più queste lettere vengono accompagnate da segni matematici che indicano il grado di attendibilità.
Sembra superfluo dire che nella scala gerarchica la A corrisponde al grado di affidabilità maggiore, mentre la D è associata ad una situazione di default.
- AAA a BBB. L’ente che riceve la valutazione che spazia in questo range può essere considerato in linea di massima solido e affidabile finanziariamente.
- BB a D. In questo raggruppamento di contro, troveremo enti meno affidabili, le cui finanze risultano vulnerabili e a rischio default. Questa classe di merito dà possibilità di produrre investimenti più redditizi abbinati però ad un rischio maggiore di perdita.
- Un altro elemento da tenere in considerazione è l’investment grade, è un indice che indica il rischio di insolvenza di una società, quelle che rientrano in questo rating hanno una capacità elevata di rimborsare i loro prestiti.
- I soggetti che vengono declassati da investment grade ad High Yield si trovano in condizioni economicamente esposte in negativo. Tra le obbligazioni High Yield con i rating più bassi ci sono i rating “C”, ossia obbligazioni con un elevato rischio di default e le obbligazioni con rating “D”, attualmente in default. Per compensare questo rischio, i rendimenti saranno tipicamente molto elevati.
Le obbligazioni High Yield sono detenute da molti investitori nonostante la loro instabilità, il motivo è dovuto al fatto che questo genere di titoli possono produrre un rendimento superiore di almeno 150-300 punti base rispetto alle Investment grade.
Detto ciò è consigliabile creare un portafoglio obbligazionario ben diversificato per ottenere margini di profitto soddisfacenti; detenere titoli Investment grade e High Yield può rappresentare un’ottima soluzione d’investimento.
Quali sono le maggiori agenzie di rating?
Le più note agenzie di rating a livello mondiale sono tre: Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch Ratings.
- Moody’s fu fondata a New York nel 1909 da John Moody, quotata attualmente al NYSE. Il core business di suddetta società è di produrre ricerche di tipo economico–finanziario con analisi dell’andamento di specifici settori commerciali nei quali possano operare soggetti imprenditoriali privati e/o statali. La sua operatività ha un occhio di riguardo per il sistema bancario.
- Standard and Poor’s Corporation (S&P) è una Società privata statunitense che realizza ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni. S&P fa parte del McGraw Financial Group che tra le tante cose è anche proprietaria della maggioranza di Dow Jones Industrial Average.
- Fitch Ratings, terza società per ordine di grandezza, è anch’essa statunitense nata a New York e copre una quota di mercato del 16% rispetto al 40% di Moody’s e al 39% di S&P. Fitch viene utilizzata solitamente come ago della bilancia quando le prime due società maggiori esprimono valutazioni simili ma non del tutto uguali.
Il conflitto d’interesse aleggia sulle agenzie
Da diversi anni è aperto un aspro dibattito riguardante l’imparzialità delle agenzie di rating che a parere di molti hanno assunto un’influenza tale da poter plasmare le economie dei paesi con i loro giudizi, instaurando una sorta di dittatura degli analisti.
Il problema predominante è da ricercarsi nel conflitto d’interesse. Ci troviamo di fronte a società che devono pur essere finanziate per poter assolvere i propri compiti, finanziamenti non di poco conto sono elargiti a queste compagnie e allora il dubbio sorge spontaneo: Chi le finanzia? C’è un tornaconto?
Visto il potere raggiunto negli anni potrebbero essere un potentissimo strumento per distorcere le logiche dei mercati a vantaggio dei loro sponsor finanziari.
Per porre rimedio a questa problematica il parlamento Europeo ha approvato una Draft regulation nei confronti delle agenzie di rating, la normativa del 2009 funge da deterrente per scongiurare i conflitti di interesse e le valutazioni fuorvianti.
Mario Draghi nel 2012 al tempo a capo della BCE, ha affermato:
“L’Europa dovrebbe dotarsi di una sua agenzia di rating e, in definitiva, dovremmo imparare a vivere senza agenzie di rating”