È il momento dei beni rifugio? Salvaguardia e tutela del patrimonio

Buona parte degli investitori e non, è a conoscenza del fatto che nei momenti di crisi economica, intraprendere la strada dei beni rifugio rappresenta la soluzione migliore per salvaguardare al meglio le proprie finanze.
L’attuale crisi dovuta al Covid-19 ha piegato i mercati azionari e ancor prima ci aveva pensato la caduta di Lehman Brothers nel 2008, un passato non troppo lontano, ed è in questi momenti turbolenti che le persone preferiscono indirizzare i propri risparmi mettendoli al sicuro allontanando i fantasmi di gravi perdite.
I beni rifugio rappresentano un porto affidabile in quanto nei momenti d’inflazione (aumento generalizzato dei prezzi) garantiscono stabilità, infatti, la funzione primaria che li contraddistingue è quella di proteggere il capitale senza la necessità di farlo aumentare considerevolmente nel tempo, basti pensare che in molti casi sono caratterizzati da rendimenti reali prossimi alla parità.
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Caratteristiche dei beni rifugio
La peculiarità che a questo tipo di strumento finanziario non deve mancare per essere definito tale è una “liquidità elevata”; una caratteristica che dà la possibilità al loro possessore di poter smobilizzare in tempi celeri il proprio investimento.
L’investimento sui beni rifugio è palesemente una strategia difensiva adottata sin dall’alba dei tempi, ma di non fare unico affidamento su di essi, ma di diversificare la natura degli investimenti, poiché non ci si può aspettare che quest’ultimi producano interessi attivi per l’investitore; non ci sono investimenti completamente sicuri poiché ci sono sempre dei rischi per gli investitori.
Ecco i più comuni:
Stiliamo un elenco per capire quali sono i beni rifugio e che caratteristiche hanno:
- L’oro, è dotato di un’elevata liquidità che permette una compravendita in tempi molto brevi, in più nei periodi di default mantiene ottime performance, ne è la dimostrazione il fatto che durante la grande crisi finanziaria del 2008 ha avuto un ritorno pari al 20% del capitale investito. Questo bene è acquistabile virtualmente o fisicamente, nel primo caso detenendo certificati d’investimento, mentre la seconda ipotesi consiste nella detenzione di lingotti o monete allocati in cassette di sicurezza.
- L’argento, un metallo meno prezioso del primo citato. La differenza sostanziale rispetto al suo alter ego più famoso è dettata dal fatto che l’argento segue l’andamento dell’economia reale dei mercati finanziari ed ha una volatilità maggiore. Il suo valore è in costante crescita e a quanto si evince da recenti studi di mercato sembra proprio che manterrà ancora per diverso tempo questo trend in aumento.
- Titoli di stato, sono assimilabili a questo elenco, con l’unica eccezione che vengono presi in considerazione i titoli emessi dai Paesi più solidi a livello economico/finanziario. In particolar modo si parla di prendere in considerazione le monete meno esposte all’inflazione (Es. Dollaro, Yen, Franco svizzero).
- L’immobiliare, il caro vecchio mattone resta sempre un investimento che regge bene all’impatto di crisi che si protraggono nel tempo.
- Menzioni onorevoli: Diamanti, gioielli, opere d’arte, orologi, automobili d’epoca, vini pregiati, beni da collezione. Tutti questi elementi fanno parte della categoria ma sono degli asset che necessitano di una conoscenza dettagliata del prodotto acquistato per evitare eventuali fregature, inoltre, il loro svantaggio principale è dato dal fatto che sono dei beni poco liquidi.
Investire o non investire? Questo è il dilemma
Senza ombra di dubbio, questo tipo di salvaguardia del patrimonio regna sovrano e lo farà ancora per molto.
Le oscillazioni mutevoli dei mercati ci invitano a trovare un modo efficace per uscire indenni da questo momento storico che si protrae ormai da troppo tempo.
Tirando le somme, la protezione delle proprie finanze mediante questo metodo evergreen è molto importante, il tutto però relazionato alle proprie disponibilità ed ai propri obiettivi. Infine, è importante comprendere il funzionamento di tali strumenti e prendere in considerazione i possibili rischi di perdita.