Che cos’è l’inflazione?

In economia, il fenomeno dell’inflazione rappresenta l’aumento generalizzato dei prezzi ed una conseguente diminuzione del potere d’acquisto della moneta.
L’analisi dell’inflazione è di fondamentale importanza, perché ci fornisce un quadro dell’andamento dei prezzi e dell’influenza che genera sulla spesa di beni e servizi da parte delle famiglie.
Anche le politiche monetarie sono condizionate da questo fenomeno, infatti, le banche centrali adottano le misure da prendere in relazione al tasso d’inflazione vigente in quel determinato periodo di tempo ed al tasso atteso.
Indice
Come viene calcolata l’inflazione
Per il calcolo dell’inflazione viene preso in considerazione un paniere di riferimento, si costruisce così l’indice dei prezzi al consumo (IPC). La rilevazione dei prezzi viene fatta in circa 80 comuni (19 capoluoghi di regione e 61 capoluoghi di provincia). La copertura dell’indice è pari all’83,5% della popolazione residente.
Il paniere è composto dall’insieme di beni e servizi consumati dalle famiglie nel corso dell’anno. Il peso specifico di beni e servizi non è sempre uguale, bensì, varia a seconda delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie ed in base alla popolazione presa come riferimento dagli indici preposti.
In Italia, la stima e il monitoraggio dell’inflazione è attuato dall’ISTAT.
L’ISTAT produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice armonizzato europeo (IPCA). Nonostante i tre indici vengano utilizzati per rilevazioni diverse, hanno comunque degli elementi che li accomunano, come: la rilevazione dei prezzi, la metodologia di calcolo, la base territoriale, l’articolazione del paniere in 12 divisioni di spesa.
Causa | Effetto
Lo studio dei fattori macroeconomici ci fornisce una disamina sulle cause che scatenano il fenomeno inlflazionistico. Le cause possono variare dall’eccesso di domanda, all’aumento dei costi di produzione e in altri casi l’origine è da ricercarsi nell’eccessivo volume di moneta messo in circolazione.
Gli effetti dell’inflazione non hanno sempre un’eccezione negativa, come spesso siamo portati ad immaginare. Il fenomeno in questione presenta dei pro e dei contro:
- Effetti positivi possono essere l’aumento di spesa, degli investimenti e dei prestiti. Onde evitare recessioni, le Banche Centrali s’impegnano ad adeguare i tassi d’interesse reali, favorendo i progetti d’investimento non monetari.
- Effetti negativi, a pagarne le spese sarebbero in primis i risparmiatori, che vedrebbero svalutarsi il loro investimento. L’incertezza rappresenta un’altra eccezione negativa, in quanto, individui ed imprese sarebbero più restii ad investire, provocando così una crescita economica ridotta.
La Deflazione
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla deflazione. Il termine “deflazione” sta ad indicare la riduzione del livello generale dei prezzi. Generalmente, questo fenomeno si verifica in momenti di recessione economica.
Le cause che generano questo fenomeno possono essere molteplici, ad esempio, l’alto grado di disoccupazione, che induce i disoccupati a diminuire le proprie spese e per effetto di ciò anche la domanda aggregata subirà una contrazione.
La restrizione della spesa da parte di persone e famiglie, apporterà delle riduzioni ai fatturati delle aziende e come un effetto domino i prezzi di beni e servizi verranno offerti a cifre minori per stimolare la domanda.