Il mercato del petrolio: Andamento e previsioni future

Nell’epoca in cui si fanno avanti prepotentemente le energie rinnovabili una sola cosa è certa: il petrolio è ancora e forse lo sarà per un altro po’ di anni, la fonte di energia che muove il pianeta e l’economia circostante.
L’importanza del cosiddetto “oro nero” è stata causa di grandi conflitti. La gestione di questo combustibile, garantisce un’influenza notevole in termini economici, ecco perché è così ambita, sin dal secolo scorso, la leadership di questo mercato.
Indice
Come viene stabilito il prezzo del greggio
I mercati sono molto attenti all’andamento del “greggio”. La valutazione delle sue quotazioni viene stabilita seguendo le performance di due tipologie diverse di petrolio, ossia, in Brent ed il WTI (West Texas Intermediate), definiti entrambi come i panieri di riferimento per l’economia mondiale.
Il Brent è un petrolio misto, si trova nell’Europa nord-occidentale, precisamente nel sottosuolo del Mare del Nord. I paesi europei, dell’Africa, del Medio Oriente, compresi i paesi dell’OPEC, prendono come benchmark di riferimento per il petrolio il prodotto Brent.
Tutt’altra cosa avviene invece per gli Stati Uniti che utilizzano il WTI, come parametro di riferimento del mercato petrolifero. Il WTI viene estratto principalmente in Texas.
In entrambi i casi, il prezzo del petrolio è calcolato quotidianamente sulla base di differenti dinamiche che ne influenzano l’andamento.
Un primo aspetto che ne determina il prezzo ci viene fornito dal livello di produzione giornaliero dei paesi dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di Petrolio). Una produzione eccessiva provoca di contro un ribassamento del prezzo e viceversa.
Il secondo aspetto importante è rappresentato dalla situazione geopolitica. Molte volte i paesi estrattori sono colpiti da conflitti legati appunto alla produzione del greggio, pertanto questo aspetto influenza l’andamento del prezzo al barile.
Terzo aspetto, la quotazione del petrolio avviene in dollari, quindi minore sarà il potere d’acquisto della moneta americana e maggiore saranno gli acquisti sul mercato del petrolio da parte dei possessori di altre valute e viceversa.
Previsioni future
Secondo la IEA (International Energy Agency), la domanda globale di oro nero crescerà di 5,7 milioni di barili quotidiani nel 2021, a fronte della drastica contrazione che si è registrata durante i primi mesi di pandemia che ha fatto chiudere il mercato petrolifero con un tondo 20% di ribasso nel 2020.
Si prevede che la volatilità sarà meno elevata rispetto al 2020 ma comunque consistente. La preoccupazione per altri eventuali lockdown è tangibile, quindi si potrebbe assistere ad una crescita del settore solo con il conseguente aumento dei consumi.
Le previsioni forniteci da esperti analisti facenti capo a Reuters (importante agenzia di stampa britannica), durante il finire del 2020, indicavano che il prezzo medio al barile del Brent sarebbe stato di 50,6 $, mentre per il WTI il prezzo medio atteso si sarebbe attestato intorno ai 48 $ per il 2021.
La realtà è andata bene oltre le previsioni, visto che il prezzo medio del barile è ben al di sopra delle aspettative. Prezzo medio reale del barile nel 2021: Brent: 67 $; WTI 65 $.
È recente la notizia diramata dall’Aie (Agenzia internazionale dell’energia), che prevede una crescita al rialzo della domanda di petrolio. Secondo l’Aie i livelli di domanda dovrebbero riportarsi su quelli registrati pre-crisi Covid.
Anche Goldman Sachs scommette sulla ripresa petrolifera e prevede che in estate il prezzo del Brent al barile raggiungerà gli 80 $, con uno spread di 2,5 $ rispetto al WTI.
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