Bitcoin News: Gli USA aprono le porte alle crypto

11 Marzo 2022
Lettura in 2 minuti
usa crypto biden

Un momento atteso da parecchio tempo, è delle ultime ore la notizia dell’apertura degli States al mercato delle cripto. Potrebbe rappresentare una svolta epocale la firma apposta da Joe Biden sul documento di regolamentazione delle criptovalute. L’executive order siglato a Washington, avvicina la più importante potenza economico-finanziaria del mondo a quello che è considerato a tutti gli effetti lo strumento monetario del futuro su scala globale.

L’obiettivo comune prefissato dalla Casa Bianca in materia di cripto mediante l’executive order firmato dal Presidente USA è quello di coordinare i vari dipartimenti, agenzie e la Federal Reserve nella regolamentazione dello strumento finanziario del momento e presumibilmente anche del futuro.

Questa unità di intenti ha un fine ben delineato, ossia, la creazione di una moneta digitale americana (Il dollaro digitale), seguendo le orme dei principali competitors mondiali come Cina e Russia, che ammiccano già da tempo al sistema delle criptovalute mediante la creazione rispettivamente dello Yuan e del Rublo digitale.

Non le uniche nazioni ad everci pensato, sì, perché ormai più di 100 paesi nel mondo stanno sperimentando le CBDC, forme digitali delle valute sovrane di ciascun paese.

Il crypto-order giunge a noi in totale contrapposizione al pensiero della precedente amministrazione Trump che si dimostrava ostile all’apertura verso la nuova frontiera monetaria. Il motivo dell’accelerata nella sottoscrizione del primo ordine esecutivo della Casa Bianca riguardante le cripto potrebbe essere ricercato con ogni probabilità nell’attuale conflitto in atto in Ucraina, in quanto il governo americano teme che la Russia possa utilizzare la criptovaluta per evitare l’impatto delle sanzioni imposte dagli alleati occidentali in risposta all’invasione.

Il documento rilasciato da Washington (pubblicato su whitehouse) ha come prerogativa il contrasto al riciclaggio su blockchain, la difesa della leadership finanziaria degli Usa nel mondo, contenere l’impatto ambientale che ne deriva dall’attività di mining e la protezione della stabilità del sistema economico americano.

Un paese così ben strutturato finanziariamente come gli USA non poteva non tenere il passo evolutivo delle criptovalute, considerando anche il fatto che una buona fetta della popolazione americana (circa il 16%) opera investimenti e scambi utilizzando le criptovalute, in particolar modo servendosi del Bitcoin come strumento di pagamento e che tra le altre cose rappresenta il primo paese al mondo per attività di mining.

Investimenti in Bitcoin, cosa cambia dopo la benedizione degli USA?

La News è stata accolta con molto ottimismo tra i trader di criptovalute che si sono affrettati ad acquistare Bitcoin e altre cripto correlate.
Il Bitcoin che notoriamente misura lo stato di salute delle monete virtuali, ha subìto una notevole impennata in seguito alla notizia delle nuove misure adottate, superando nell’immediato i 42.000 dollari, mentre Ethereum si è spinto oltre i 2.700 dollari.

È bene specificare che si tratta di reazioni momentanee dovute all’euforia dei mercati che hanno percepito in modo positivo l’apertura americana, la sfida è sul lungo periodo, ma la politica adottata sembra propendere proprio per una conferma della valuta digitale.

Il punto focale dell’ordine esecutivo richiede la trasparenza di questo settore, che fin qui ha operato in totale libertà attirando capitali da tutto il mondo, ma senza garantire agli investitori un minimo di protezione da possibili abusi e lasciando spazio al finanziamento di attività criminali.

Pertanto, quella che prima a detta di molti sembrava una bolla destinata a scoppiare, rafforza al contrario la sua posizione.

Potrebbe essere la consacrazione definitiva del Bitcoin? A voi l’ardua sentenza.

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